Approfondimento

Ansia: come riconoscerla e affrontarla

Pubblicato il

05 giugno 2025

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Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2019 circa 301 milioni di persone nel mondo soffrivano di disturbi d'ansia, rappresentando il disturbo mentale più comune a livello globale. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con un aumento del 25% nella prevalenza di ansia e depressione nel primo anno della crisi sanitaria.


Il rapporto realizzato da TEHA Group (The European House – Ambrosetti) in partnership con Angelini Pharma “La salute mentale come motore della crescita socio-economica dell'Italia” (febbraio 2025) evidenzia come in Europa e in Italia i disturbi mentali colpiscono circa 1 persona su 6, con ansia (6.950 casi per 100mila abitanti) e depressione (5.365 casi) in testa nel nostro Paese. Inoltre, per entrambi i fenomeni, l’Italia ha registrato tassi di incremento della prevalenza superiori alla media europea: per l’ansia +1.148 casi ogni 100.000 abitanti, +680 casi per la depressione.

Questi dati sono confermati dal Mind Health Report di AXA (marzo 2024), secondo il quale i disturbi più comuni nella popolazione italiana sono effettivamente l’ansia (14%) e la depressione (12%).

Come riconoscere il disturbo d’ansia

Le persone con disturbi d’ansia possono provare paura o preoccupazione eccessiva in situazioni specifiche (ad esempio, in determinate situazioni sociali) o, nel caso del disturbo d’ansia generalizzato, in moltissime circostanze quotidiane. I sintomi persistono solitamente per mesi e spingono le persone ad evitare le situazioni che la generano.

I sintomi del disturbo d’ansia comprendono: difficoltà di concentrazione e nel prendere decisioni; irritabilità, tensione e irrequietezza; nausea e malessere addominale; palpitazioni; sudorazione, tremore e agitazione; disturbi del sonno; sensazione di pericolo imminente, panico o catastrofe.

I disturbi d’ansia compromettono la qualità della vita e aumentano il rischio di depressione, abuso di sostanze, di pensieri e comportamenti suicidari.

Esistono diverse forme di disturbi d'ansia ed è assolutamente possibile che una persona ne manifesti più di uno allo stesso tempo. I sintomi iniziano spesso durante l’infanzia o l’adolescenza e possono continuare in età adulta. Le donne hanno una probabilità maggiore di sviluppare un disturbo d'ansia rispetto agli uomini.
 

  • Disturbo d'ansia generalizzato: preoccupazione cronica per attività o eventi quotidiani.
  • Disturbo di panico: attacchi improvvisi di paura intensa accompagnati da sintomi fisici.
  • Fobia sociale (o disturbo d’ansia sociale): intensa paura di situazioni in cui si può essere giudicati o imbarazzati.
  • Agorafobia: paura eccessiva e evitamento di luoghi o situazioni in cui ci si sente intrappolati, impotenti o imbarazzati.
  • Fobie specifiche: paura irrazionale e intensa verso oggetti o situazioni specifiche, accompagnata da evitamento e disagio significativo.
  • Disturbo d'ansia da separazione: paura eccessiva di separarsi da persone a cui si è legati.
  • Mutismo selettivo: incapacità di parlare in determinate situazioni sociali, nonostante la capacità di parlare in altri contesti. Riguarda principalmente i bambini.

Da dove proviene il disturbo d’ansia? Come contrastarlo?

Come altre condizioni mentali, i disturbi d'ansia derivano da una complessa interazione di fattori sociali, psicologici e biologici. Chiunque può sviluppare un disturbo d'ansia, ma le persone che hanno vissuto traumi, abusi gravi o perdite significative sono maggiormente a rischio.

I disturbi d’ansia sono strettamente collegati alla salute fisica. Alcune conseguenze dell’ansia (come la tensione muscolare, l’iperattività del sistema nervoso o l’abuso di alcol) sono fattori di rischio per malattie come quelle cardiovascolari. Viceversa, chi soffre di queste malattie può sviluppare ansia a causa della difficoltà nella gestione della propria condizione.

Approcci di prevenzione efficaci a livello comunitario includono l’educazione dei genitori e programmi scolastici che promuovano l’apprendimento socio-emotivo e la costruzione di strategie positive di coping nei bambini e negli adolescenti. Anche l’esercizio fisico è efficace nella prevenzione dell’ansia negli adulti.

I disturbi d’ansia sono trattabili in modo efficace da professionisti della salute mentale. Se ti riconosci in uno o più sintomi sopra menzionati, dovresti rivolgerti a un professionista.

Gli interventi psicologici sono trattamenti fondamentali e consistono prevalentemente nella psicoterapia, individuale o di gruppo. Ti aiuteranno a sviluppare nuovi modi di pensare, affrontare le situazioni temute, l’ansia, e a relazionarti meglio agli altri. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è quella con le prove di efficacia più solide e include tecniche come l’esposizione graduale agli stimoli ansiogeni per imparare a gestirli. Anche l’apprendimento di abilità per la gestione dello stress, come tecniche di rilassamento e mindfulness, può ridurre i sintomi.

farmaci antidepressivi (come gli SSRI – inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) possono essere utili nei soggetti adulti. Il personale sanitario deve valutare attentamente gli effetti collaterali, la disponibilità dei trattamenti e le preferenze individuali.

In generale, per promuovere il benessere psicologico e gestire i sintomi del disturbo d’ansia, è consigliato:

  1. evitare o ridurre l’uso di alcol e non assumere droghe, che peggiorano l’ansia;
  2. fare esercizio fisico regolarmente, anche solo camminate brevi;
  3. mantenere ritmi regolari di sonno e un’alimentazione equilibrata;
  4. praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione lenta o il rilassamento muscolare progressivo;
  5. coltivare la pratica della mindfulness, anche solo per pochi minuti al giorno.

Queste azioni non sostituiscono il trattamento professionale, ma ne costituiscono un valido supporto.

Ricorda: l'ansia è una condizione comune ma trattabile. Riconoscere i sintomi e cercare un aiuto professionale sono passi fondamentali per affrontarla efficacemente. Con il giusto trattamento e strategie di autogestione, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita.

Se l’ansia ti toglie il respiro e non sai con chi confrontarti, puoi cercare supporto nei servizi di counseling del tuo ateneo o conservatorio. Li stiamo raggruppando in questa pagina: https://healthmodeon.it/servizi.

Se non trovi lì quello che stai cercando (stiamo facendo del nostro meglio per rendere trasparenti e accessibili questi servizi) ti invitiamo comunque a rivolgerti al tuo ateneo o conservatorio. Parlarne con qualcuno è il primo passo per risolvere il problema. Non sei sola, non sei solo.

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